Brolio 2018



L’uscita sul mercato della nuova annata del nostro Chianti Classico è sempre un momento speciale. Portabandiera dell’azienda in tutto il mondo, ha il delicato compito di raccontare in maniera immediata tutta la sua complessa origine. Nel bicchiere si trova infatti l’essenza del lavoro che il nostro team svolge con estrema dedizione in vigna e in cantina, così come tutta la ricchezza del nostro territorio e, non ultimo, l’andamento climatico dell’annata.

Equilibrato ed elegante, con il suo invitante colore rosso rubino, i sentori di frutti rossi, iris e viola e il suo tannino delicato, Brolio è un blend di una piccola percentuale di Merlot e Cabernet Sauvignon, varietà alloctone che dopo tantissimi anni di presenza nelle nostre vigne definiamo come “chiantizzate” e Sangiovese, vitigno principe del Chianti Classico. Le uve provengono da tutto il parco vitato che conta oltre 240 ettari, con altitudini che vanno dai 220 ai 500 metri s.l.m. ed esposizioni e terreni anche molto diversi tra loro – sono ben 19 le diverse tipologie di suoli presenti a Castello di Brolio, tutte accomunate da ricchezza di scheletro che dona ottima acidità ai vini, importante per una lunga vita in bottiglia.

I vigneti sono coltivati praticando quella che definiamo “agricoltura di precisione”, un sapiente mix di azioni studiate al fine di ottenere i risultati migliori con il minimo impatto ambientale. Nel 2018 l’andamento stagionale ha visto un buon equilibrio tra periodi umidi e soleggiati che ha aiutato ad ottenere grappoli di elevata qualità, giunti in cantina tra settembre e ottobre.

Racconta Francesco Ricasoli: “Per ogni vendemmia svolgiamo oltre 200 vinificazioni separate per singole parcelle. Il blend per il nostro Chianti Classico Brolio ne include molte, selezionate in maniera certosina per dar vita a un vino poliedrico, caratteristica che lo rende facile agli abbinamenti. Da subito equilibrato, regala grandi sorprese a chi attende prima di aprire la bottiglia.”

Brolio 2018 è fresco, succoso, capace di esaltare le pietanze più diverse in tutte le stagioni: da un tipico tagliere di formaggi e salumi toscani, a una pasta estiva saporita condita con un ragù vegetariano un po’ speziato, o un sugo di carne o un arrosto nei mesi più freddi. Un vino di grande bevibilità, sicuramente, ma anche in grado di invecchiare e raccontare la storia della sua annata anche dopo diversi anni. Insomma, un grande ambasciatore della sua zona e denominazione.