I nostri Chianti Classico, Brolio annata e Riserva, sono i portabandiera del nostro terroir e del suo Sangiovese, ma non solo. Ad un occhio attento raccontano nello spazio ristretto dell’etichetta e della capsula la storia dei Ricasoli e del loro modo di fare vitivinicultura.

Lo stemma di famiglia che fa bella mostra sull’etichetta è infatti denso di significati: risale al 1852, quando, con il matrimonio tra Elisabetta, figlia di Bettino Ricasoli e Alberto di Giovanni Ricasoli Firidolfi, i tre rami dei Ricasoli si sono uniti. Sulla sinistra si staglia il leone azzurro rampante in campo d’oro, simbolo di forza e di valore, che deriva dallo stemma dei Ricasoli di Meleto, mentre la fascia rossa trasversale su sfondo argento con una stella a cinque punte color oro rappresenta i Ricasoli Firidolfi di Panzano. Il lato destro dello stemma è dedicato ai Ricasoli di Brolio e rappresenta il Castello di Brolio stilizzato e le fasce verticali e orizzontali su fondo oro.

Sotto, a sintesi, il motto di famiglia: “Rien Sans Peine”, in francese – ai tempi del matrimonio la lingua internazionale – significa “niente si ottiene senza sacrificio” e ben riassume l’etica del lavoro della famiglia. Concetto ulteriormente rafforzato dal simbolo – non meno importante – che compare nella capsula: un antico trapano che fora un diamante, per indicare la costante ricerca dell’eccellenza dei Ricasoli nel produrre i loro Chianti Classico.