Chianti Classico Gran Selezione Castello di Brolio



Il Castello di Brolio è il simbolo indiscusso della tenuta Ricasoli, tanto che il 1141, anno in cui è documentato il suo ingresso tra i possedimenti della famiglia, è anche la data che storicamente segna l’inizio dell’attività dei Ricasoli produttori di vino in Chianti Classico. Il suo inconfondibile profilo è stata una scelta naturale per il nome e l’etichetta del vino portabandiera della tenuta.

Per secoli roccaforte con importante funzione difensiva, lo si trova ritratto nel noto albero genealogico della famiglia del 1584. Ma non tutti sanno che il Castello di Brolio deve il suo aspetto attuale al Barone Bettino Ricasoli che nell’800 lo trasforma da fortezza a residenza di famiglia con l’aiuto dell’architetto senese Pietro Marchetti. Nel farlo sceglie di abbracciare la moda del periodo che recuperava i canoni dell’arte e dell’architettura gotica, pur conservando alcuni elementi caratteristici dell’epoca medioevale, come l’inconfondibile cinta muraria.

L’etichetta attuale ritrae il Castello come lo vedeva il Barone di Ferro nella sua “seconda vita” di residenza in stile neogotico. Proprio sulla base di uno schizzo del Barone il pittore e storico Dario Neri elabora nel 1934 la prima versione dell’etichetta con la sagoma imponente del Castello che si staglia su terre disegnate dai filari.

Pensata originariamente per il Brolio Bianco, l’etichetta, corredata dallo stemma e dal motto di famiglia, è stata poi utilizzata per il Chianti Classico Castello di Brolio sin dalla sua prima annata. E per la sua valenza simbolica così importante per Ricasoli il Castello di Brolio è oggi protagonista anche delle etichette dell’olio extra vergine di oliva, del vin santo e della grappa prodotti a Brolio.