Hong Kong, Bangkok e molto altro



Si sono appena conclusi i grandi eventi asiatici di James Suckling e, anche quest’anno, Barone Ricasoli ha partecipato con i propri vini.

Lo scorso 7 dicembre a Hong Kong e il giorno successivo, 8 dicembre, a Bangkok, è andata in scena la degustazione annuale che prende il nome, appunto, dalla grandezza dell’evento: Great Wines of Italy Asia 2017. In entrambe le date, ogni azienda – circa 90 – ha presentato due vini selezionati da James Suckling e il suo team: nel nostro caso, Colledilà e Casalferro nella giornata di Hong Kong, Castello di Brolio insieme a Casalferro nella giornata tailandese, tutti dell’annata 2013.

Tanti i visitatori: importatori e distributori locali, ristoratori, manager di grandi catene alberghiere ma anche appassionati che hanno avuto l’occasione di degustare la selezione del panorama vitivinicolo italiano. Il nostro Presidente, Francesco Ricasoli, ha avuto il piacere di ricevere anche l’ambasciatore italiano a Bangkok per una visita e l’assaggio dei suoi vini durante il lungo pomeriggio del tasting tailandese.

Queste occasioni sono sempre molto coinvolgenti per i partecipanti, e non solo per chi viene a degustare ma anche per chi attraversa il mondo per essere presente e raccontare cosa significa fare il vino con serietà e continuità, cosa significa sostenibilità, perché sono state fatte alcune scelte anziché altre. È anche l’occasione per vedere tanti colleghi, amici produttori, e trascorrere qualche serata tra chiacchiere, alla scoperta dei piatti locali che, inevitabilmente, si abbinano alla perfezione magari proprio al Casalferro estratto dalla borsa durante la cena (!).

L’Europa, in questi giorni, è in una morsa di freddo e ghiaccio, i voli vengono cancellati, i bagagli non arrivano, sembra un’impresa ciclopica a volte arrivare a destinazione e tornare poi a casa, in alcuni periodi dell’anno pare sempre più difficile. Ma poi si torna col ricordo del tale tailandese appassionato di Chianti Classico che sa tutto (o parecchio) di Brolio e dintorni, oppure del francese trasferito a vivere a Hong Kong che anziché restare in trepidante attesa di avere l’occasione di degustare qualche Bordeaux, fa la fila per non perdere la possibilità di assaggiare l’ultima goccia rimasta nell’ultima bottiglia di Castello di Brolio.