Il grande artista italiano del Liberty Galileo Chini in mostra a Firenze



C’è anche un prestito Ricasoli alla mostra dedicata al maestro italiano del Liberty (o Art Nouveau), Galileo Chini, che segna la riapertura dell’importante spazio espositivo fiorentino dopo il lungo stop dovuto alla pandemia.

La figura di Chini (Firenze, 1873 – 1956) si distingue nel panorama dell’arte italiana fra il XIX e il XX secolo per essere poliedrica e precoce. Chini si cimentò con felici risultati in molteplici forme d’arte. Fu sublime decoratore e ceramista – per questa attività fondo la manifattura “L’Arte della Ceramica” e successivamente “Le Fornaci San Lorenzo” a Firenze, di fatto introducendo l’Art Nouveau nella tradizione italiana. Fu inoltre illustratore, scenografo – sue le scene della prima Turandot di Puccini – urbanista e pittore dalla forte personalità.

La mostra prende in esame i primi 20 anni della vita artistica di Chini, dagli esordi alla Prima Guerra Mondiale, contraddistinti dalla sua convinta adesione al clima del Simbolismo internazionale, che lo resero fra i maggiori artisti italiani dell’epoca e tra i più conosciuti all’estero. Tra i 200 pezzi fra dipinti, disegni, illustrazioni e ceramiche in mostra sarà presente anche l’opera Men-Su l’attrice (La danzatrice Mesù), un olio su tela che raffigura una giovane danzatrice di colore, esposta alla Biennale di Venezia del 1914 e ispirata alla residenza dell’artista presso l’imperatore nell’allora Siam, l’attuale Thailandia, del 1910. Solitamente l’opera campggia nella sala di accoglienza dell’azienda dove saluta i visitatori.

La mostra “Galileo Chini e il Simbolismo Europeo” si terrà dal 7 dicembre al 25 marzo a Villa Bardini. Per informazioni https://www.villabardini.it/