Pillole di Brolio



Ha debuttato solo sette anni fa, nel 2014, come tipologia di vini al vertice del Chianti Classico, ma in tempi molto rapidi la Gran Selezione è andata ad occupare uno spazio importante tra i grandi vini del mondo.

Secondo il disciplinare, il regolamento del Consorzio del Gallo Nero, i vini che rientrano in questa tipologia si differenziano dal Chianti Classico Annata e Riserva perché sono prodotti esclusivamente con uve di proprietà – da singola vigna o da una selezione delle migliori uve di più vigneti – affinano poi a più a lungo, almeno 30 mesi in cantina, di cui tre in bottiglia, per potersi presentare sul mercato, a partire dal 1° luglio, a tre anni dalla vendemmia.

Si tratta dell’espressione più nobile e profonda del territorio, peculiarità che nel futuro prossimo sarà sottolineata anche in etichetta. A giugno 2021 sono state infatti approvate dal Consorzio Chianti Classico le “UGA” (Unità Geografiche Aggiuntive) che indicheranno l’appartenenza dei Chianti Classico Gran Selezione a una delle 11 aree di produzione del “Gallo Nero”, identificate in base a criteri di riconoscibilità delle caratteristiche dei vini, storicità, notorietà e importanza in termini di volumi prodotti.

Ricasoli ha accolto con grande favore entrambe le novità del disciplinare del Consorzio: sia la nascita della Gran Selezione, nella quale rientra dall’annata 2010 anche Castello di Brolio, vino simbolo della tenuta e il grande tris di cru di Sangiovese Colledilà, prima annata 2007, Roncicone e CeniPrimo, che nascono invece con l’annata 2015. Stesso consenso anche verso l’introduzione delle UGA, che porterà sulle nuove etichette dei quattro Chianti Classico Gran Selezione della collezione la specifica “Gaiole in Chianti”. Ha commentato Francesco Ricasoli “le nuove menzioni geografiche ufficializzano ciò che era già nell’aria da molto tempo. Ed è una svolta, soprattutto per i consumatori che sempre di più vogliono conoscere le peculiarità dei vini di territorio.”